venerdì 17 febbraio 2012

M'illumino di meno

In occasione dell'iniziativa M'illumino di meno, ci è stato chiesto di preparare un incontro di lettura ad alta voce in cui venissero letti testi che parlassero di povertà e sobrietà, e di come anche al di là della ricchezza si possa trovare il benessere.
Abbiamo realizzato un breve percorso nel quale spicca un titolo particolarmente bello.
Ci siamo innamorate di questo libro, e ve lo vogliamo presentare.

La grande fabbrica delle parole
di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo

Età di lettura consigliata: dai 6 anni
Trama: in questo strano paese, per parlare devi comperare le parole e poi mangiarle. Le parole più importanti hanno un caro prezzo e solo i più ricchi se le possono permettere. Philéas vorrebbe tanto poter dire "Ti amo" a Cybelle, ma è troppo povero. Oggi però ha catturato tre parole che svolazzavano per aria: "ciliegia", "polvere" e "seggiola". Basteranno a conquistare Cybelle?
Perché leggerlo: ci troviamo di fronte a poesia pura. Una storia delicatissima e dolce, ben calibrata, illustrata con sensibilità e ben narrata. Il messaggio che si intravede tra le pagine di questo libro che sembra una fiaba antica, è che le cose hanno un valore soggettivo. Siamo noi ad attribuirne la vera importanza, non il denaro. Questa storia è stata molto apprezzata dai bambini a cui l'abbiamo proposta: dopo un attimo di attonito silenzio, hanno esordito con un sospirato "che bella!". Sì, è veramente bellissima.


Gli altri titoli del percorso bibliografico sulla povertà
L'incredibile storia di Lavinia, di Bianca Pitzorno, Einaudi Ragazzi (i primi tre capitoli)
...e se non ci fosse?, di Andrea Barbieri, Edizioni Artestampa
Il bambino che lavava i vetri, di Vivian Lamarque, Edizioni c'era una volta...
La pappa dolce, di Antonella Abbiatello, Fabbri Editori

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